Quase todos passam em frente, sobretudo quando se entra em Roma pela Estação Termini, mas apenas poucos se dão conta da grandeza deste edifício e da sua importância histórica e artística. Não se deixem enganar pela fachada despojada e em ruínas, voltada para a Praça Esedra. Ela esconde, de fato, não apenas os restos de um dos maiores complexos termais da Antiga Roma e do mundo romano, as Termas de Diocleciano, mas também o originalíssimo projeto de Michelangelo, que das ruínas das Termas, realizou uma imponente basílica, mantendo o aspecto monumental e sóbrio do antigo complexo. Se os romanos usavam os eixos nordeste e sudoeste para manter as suas enormes piscinas à temperatura desejada aproveitando a energia solar, Michelangelo fez do sol o principal elemento decorativo, criando jogos de luz no interior das naves despojadas. O resultado é uma surpresa a cada olhar...
itinerari, consigli, arte, cucina, musica per gli amanti dello Stivale, italiani e non.
giovedì 3 aprile 2014
A Via Margutta
Via Margutta fica imune à multidão e ao turismo de massa, e isso faz dela uma sala de estar íntima e pessoal, onde se pode refugiar para fazer respirar a alma depois de uma tarde de compras ou de trabalho.
nas placas que recordam a passagem de quem a viveu, a amou e contribuiu para deixá-la ainda mais famosa, como a casa de Fellini e Giulietta Masina, no número 133. E quando a alma estiver saciada de arte e beleza, então poderemos deliciar também o nosso corpo em um dos restaurantes ao longo da rua ou em seus terraços, saborear um champagne sonhando em ser Audrey Hepburn no filme “Vacanze Romane”...
sabato 29 marzo 2014
Santa Maria degli Angeli.
Quasi tutti ci passano davanti,
soprattutto quando si entra Roma dalla stazione Termini. ma solo pochi
colgono la grandezza di questo edificio e la sua portata storica e
artistica. non lasciatevi ingannare dalla facciata spoglia e in rovina
che affaccia sulla piazza Esedra. Essa nasconde infatti non sono i resti
di uno dei più grossi complessi termali dell'antica Roma e del mondo
romano, Terme di Diocleziano, ma anche l originalissimo progetto di
Michelangelo, che dalle rovine delle Terme realizzo un imponente
basilica mantenendo l aspetto monumentale e sobrio dell antico
complesso. Se i romani avevano usato l'asse Nord-Est e Sud-Ovest per
mantenere le enormi piscine alla temperatura desiderata sfruttando l'energia solare (chissà che fine ha fatto quell'antico genio civile...), Michelangelo fa del sole il principale elemento
decorativo, creando giochi di luce all'interno delle navate spoglie. Del resto, solo un genio del Rinascimento come lui poteva osare trasformare un luogo dedito al benessere fisico e ai piaceri corporali in un tempio di sacralità e spiritualità, senza perderne le forme! Il
risultato è una sorpresa ad ogni visita...
Via margutta
La sua vera magia è
quella di riuscire a conservare un atmosfera intima, ovattata, silenziosa,
pur trovandosi a 100 metri dalla piazza più famosa di Roma, la cui
celeberrima scalinata è perennemente tappezzata da centinaia di turisti
che cantano, banchettano o prendono il sole.
Via Margutta no.
Via margutta resta immune dalla ressa e dal turismo di massa, e questo ne fa un salotto intimo e privato dove rifugiarsi per far respirare l anima dopo un pomeriggio di shopping o di lavoro. Il profumo dei glicini in fiore in primavera e dei gelsomini nelle calde sere d'estate inebria quanto l'arte che la via raccoglie, dentro e fuori le vetrine. Bello perdersi negli atelier, nelle gallerie e nei negozi di antiquariato, senza però tralasciare di dare un'occhiata ai vecchi palazzi e cortili, alle botteghe (il marmista, il falegname...), alle targhe che ricordano il passaggio di chi vi visse, l'amò e contribuì a renderla celebre, come quella a Fellini e Giulietta Masina al numero 133. E quando l'anima sarà sazia di arte e bellezza, beh, potremo deliziare anche il nostro corpo in uno dei ristorantini lungo la via o sulle terrazze, o sorseggiare dello champagne sognando di essere Audrey Hepburn in vacanze romane...
Via Margutta no.
Via margutta resta immune dalla ressa e dal turismo di massa, e questo ne fa un salotto intimo e privato dove rifugiarsi per far respirare l anima dopo un pomeriggio di shopping o di lavoro. Il profumo dei glicini in fiore in primavera e dei gelsomini nelle calde sere d'estate inebria quanto l'arte che la via raccoglie, dentro e fuori le vetrine. Bello perdersi negli atelier, nelle gallerie e nei negozi di antiquariato, senza però tralasciare di dare un'occhiata ai vecchi palazzi e cortili, alle botteghe (il marmista, il falegname...), alle targhe che ricordano il passaggio di chi vi visse, l'amò e contribuì a renderla celebre, come quella a Fellini e Giulietta Masina al numero 133. E quando l'anima sarà sazia di arte e bellezza, beh, potremo deliziare anche il nostro corpo in uno dei ristorantini lungo la via o sulle terrazze, o sorseggiare dello champagne sognando di essere Audrey Hepburn in vacanze romane...
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